Articolo Benessere Salute
Le coliche gassose o infantili freccegiovedì 6 novembre 2014      


Le coliche gassose o infantili, interessano i neonati nei primi 5 mesi di vita. Fanno la loro comparsa tra il 15° ed il 20° giorno e scompaiono al 4-5 mese di vita. Non è ancora ben chiara la ragione per la quale le coliche gassose compaiono in dei neonati mentre in altri no. La loro comparsa è motivo di allarme e di preoccupazione nei genitori. Se è allattato al seno, insorgeranno perché il bebè è vorace e, quindi, immagazzina aria, che rimane intrappolata nei visceri e favorirà l’insorgenza di questa.

Nel caso in cui succhia dal biberon, accadono perché si è scelto un biberon dal flusso sbagliato (mammella troppo piena) che genera un fiotto di latte che entrerà nel naso o di traverso. Per alcuni pediatri, le coliche gassose o infantili, sono viste come : espressione dell’apparato digestivo ancora immaturo, dell’intolleranza verso le proteine del latte o risposta all’ansia dei genitori. Il neonato colpito da coliche gassose o infantili, inizierà a piangere improvvisamente (per 2-3 ore consecutive) e ciò avviene anche per diversi giorni (i pianti saranno continui soprattutto durante le ore serali e notturne).

Il dottor Wessel, negli anni ’50, coniò la “regola del 3” . La colica si ha se il bebè piange per più di 3 ore, per più di 3 giorni alla settimana e questo avviene più di 3 settimane di seguito. Il segnale dell’arrivo dell’imminenti coliche gassose o infantili è dato dal vedere improvvisamente piegare ed allungare le ginocchia al petto, stringerà i pugni e irrigidirà l’addome. Se la mamma sarà molto agitata, il piccolo avvertendo ciò, risponderà con il pianto. Se, invece, sarà calma gli donerà una sensazione di sicurezza. Prendetelo tra le braccia e massaggiategli il pancino dal basso verso l’alto; in questo modo stimolerete la fuoriuscita dell’aria dall’intestino.

Con la voce sussurrategli parole dolci o cantate una ninna-nanna. Altro rimedio è di portare il bebè in macchina; il movimento della vettura lo farà addormentare oppure in casa preparategli un bagno tiepido dal potere rilassante. Per prevenire l’insorgenza di coliche gassose o infantili è bene, se lo allattate al seno, ridurre ciò in quanto potrebbe essere intollerante ad alcuni alimenti assunti dalla mamma. La madre che allatta, inoltre, deve ridurre l’assunzione di bevande eccitanti come il caffè, il the e la cioccolata. La madre potrebbe assumere tisane di finocchio, che limiteranno la formazione di gas nell’intestino del neonato.

Se è nutrito con latte artificiale acquistate nelle farmacie, le apposite tettarelle anticoliche, che evitano con la suzione di inghiottire aria. Portatelo dal pediatra solo nel caso in cui le crisi di pianto sono frequenti ed inconsolabili, vi consiglierà l’assunzione di fermenti lattici, che regoleranno la flora intestinale, e di adottare eventualmente specifici interventi dietetici. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

Valentina  Loconte - vedi tutti gli articoli di Valentina  Loconte



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Le coliche gassose o infantili freccegiovedì 6 novembre 2014      

Le coliche gassose o infantili, interessano i neonati nei primi 5 mesi di vita. Fanno la loro comparsa tra il 15° ed il 20° giorno e scompaiono al 4-5 mese di vita. Non è ancora ben chiara la ragione per la quale le coliche gassose compaiono in dei neonati mentre in altri no. La loro comparsa è motivo di allarme e di preoccupazione nei genitori. Se è allattato al seno, insorgeranno perché il bebè è vorace e, quindi, immagazzina aria, che rimane intrappolata nei visceri e favorirà l’insorgenza di questa.

Nel caso in cui succhia dal biberon, accadono perché si è scelto un biberon dal flusso sbagliato (mammella troppo piena) che genera un fiotto di latte che entrerà nel naso o di traverso. Per alcuni pediatri, le coliche gassose o infantili, sono viste come : espressione dell’apparato digestivo ancora immaturo, dell’intolleranza verso le proteine del latte o risposta all’ansia dei genitori. Il neonato colpito da coliche gassose o infantili, inizierà a piangere improvvisamente (per 2-3 ore consecutive) e ciò avviene anche per diversi giorni (i pianti saranno continui soprattutto durante le ore serali e notturne).

Il dottor Wessel, negli anni ’50, coniò la “regola del 3” . La colica si ha se il bebè piange per più di 3 ore, per più di 3 giorni alla settimana e questo avviene più di 3 settimane di seguito. Il segnale dell’arrivo dell’imminenti coliche gassose o infantili è dato dal vedere improvvisamente piegare ed allungare le ginocchia al petto, stringerà i pugni e irrigidirà l’addome. Se la mamma sarà molto agitata, il piccolo avvertendo ciò, risponderà con il pianto. Se, invece, sarà calma gli donerà una sensazione di sicurezza. Prendetelo tra le braccia e massaggiategli il pancino dal basso verso l’alto; in questo modo stimolerete la fuoriuscita dell’aria dall’intestino.

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Se è nutrito con latte artificiale acquistate nelle farmacie, le apposite tettarelle anticoliche, che evitano con la suzione di inghiottire aria. Portatelo dal pediatra solo nel caso in cui le crisi di pianto sono frequenti ed inconsolabili, vi consiglierà l’assunzione di fermenti lattici, che regoleranno la flora intestinale, e di adottare eventualmente specifici interventi dietetici. ©  RIPRODUZIONE RISERVATA

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